Se potessi tornare indietro…
“Fosse stato per me, adesso forse sarei laureato”
Chi non ha mai pronunciato questa frase almeno una volta nella vita?
Per molti è un vero e proprio mantra.
“Fosse stato per me, adesso forse sarei laureato” cantava Vasco Rossi in Liberi Liberi, un brano cult per la Generation X.
Il passato è per molti un luogo di rimpianti, di momenti felici e di occasioni perse.
Eppure il passato è un rifugio nel quale è bello tornare e ritrovarsi, giovani e spensierati, con una gran voglia di vivere e una grande fiducia nel futuro.
Quando guardiamo al passato ci concentriamo spesso su quello che avremmo potuto o addirittura dovuto fare diversamente. Ah, se potessi tornare indietro!
In tutto ciò, non trovo che ci sia niente di male, purché si sia consapevoli che quel luogo ricreato dalla memoria non corrisponde alla realtà del tempo, ma è una sorta di messa in scena epurata del brutto, un setting patinato di una una fiction RAI.
Abbiamo rimosso il dolore, la noia delle giornate infinite, le paure, le insicurezze e ciò che adesso luccica è solo il bello.
Quando viaggio nel passato, sono attento fare un biglietto di andata e ritorno e soprattutto mi concentro su quelli che mi appaiono come nodi essenziali.
Ve ne cito alcuni:
Se non avessi abbandonato l’Università, oggi forse sarei sì laureato, ma non avrei fatto l’attore, professione che ha trasformato la mia vita.
Se avessi lasciato prima l’Italia, oggi parlerei sì un tedesco perfetto, ma non avrei portato con me quel bagaglio di esperienze, professionali e non, che mi sono state di grande aiuto.
Potrei continuare questa lista all’infinito.
Se volete una dritta da life coaching, quando viaggiate nel passato, soffermatevi sui nodi e valutate quanto di positivo hanno prodotto nella vostra vita.
Un matrimonio fallito, potrebbe avervi dato dei figli, un lavoro perso potrebbe essere stato un’ occasione di crescita.
La vita è ancora in corso e ce ne sono di pagine da scrivere.
Guardiamo avanti.
Parola di life coach