Come cambiare il proprio destino

Carlo Loiudice
3 min readNov 25, 2020

De “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde ne ho fatto anni fa un adattamento per un reading ed ancora oggi, ogni volta che mi capita di leggerlo al pubblico, vi trovo dentro nuovi spunti e nuovi significati.

Un po’ come quando si legge la poesia, la quale non sempre è immediatamente chiara, ma si svela a poco a poco col crescere dell’esperienza del vissuto del lettore.

Il primo impatto è emozionale piuttosto che razionale.

Photo by Fares Hamouche on Unsplash

Dorian Gray è l’emblema del rifiuto dell’invecchiamento, ma non solo. E’ anche l’immagine del fallimento, quella di un uomo che ha sprecato il suo tempo.

Capita in alcune stagioni dell’esistenza di fermarsi a riflettere e di dirsi “non ho combinato nulla nella mia vita, non sono riuscito a realizzarmi”.

E’ uno spettro, questo, che di solito comincia ad apparire per la prima volta intorno ai trent’anni per poi tornare a farci visita sempre più spesso.

Da giovani il tempo sembra essere una distesa sconfinata tutta da percorrere. Man mano che si va avanti con gli anni, sembra che la distanza lasciata alle spalle sia ben più lunga di quella che rimane da percorrere.

Ovviamente tutto ciò è prettamente percettivo, frutto di una misurazione del tempo fatta in quantità e non in qualità o in senso di “occasione” (Ve ne ho parlato in questo articolo)

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Il fallimento è sintomo di insoddisfazione.

Un mio cliente mi ha detto, durante una sessione di life coaching, di essere giunto a questa conclusione: lui, quarantenne, sente di condurre la stessa vita da vent’anni; stessi amici, stessa città, stessi luoghi, stesse abitudini. Ha la sensazione, mi dice, di non aver combinato nulla in tutto questo tempo.

Al di là del fatto che dovremmo aprire una serie di riflessioni sul “quando” poterci realmente dire soddisfatti dei nostri traguardi, su quali essi siano e se sia vero che “nulla” è stato concluso in tutti questi anni, l’insoddisfazione rimane.

Abbiamo probabilmente bisogno di un cambiamento, perché una cosa è certa, che se vuoi cambiare il futuro, devi cambiare il presente.

Photo by Ian Schneider on Unsplash

Lo si può fare per gradi, come?

1 sostituendo qualche vecchia abitudine con altre nuove è più funzionali al nostro scopo;

2 frequentando posti diversi dal solito;

3 allargando la cerchia degli amici;

4 iscrivendosi ad un nuovo corso (formazione, sport, teatro,etc).

Insomma si tratta di fare un piccolo investimento sulla propria crescita personale. Questo per evitare di fare la fine del nostro Dorian, che rimane giovane e bello a contemplare la usa vita dipinta su di una tela, una vita fatta di colpe talmente gravi che nemmeno i fumi dell’oppio sono in grado più di cancellare.

Ricorda: nulla è perduto. Se vuoi cambiare il tuo futuro, devi agire sul presente.

Parola di Life Coach

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www.carloloiudice.com

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Carlo Loiudice

Attore, public speaking e life coach certificato di base a Berlino dal 2011